SANTINI RENATO
ISTITUTORE
Nato a Pistoia l'11 agosto 1914, figlio di Isaia e Laura Bartolini, Santini Renato era un istitutore dell'Orfanotrofio Maschile. Assunto il 31 agosto 1940, si arruolerà 5 mesi dopo come volontario universitario.
Svolse 30 giorni di addestramento militare a Monza prima di partire per il fronte greco-albanese nel marzo del 1941. Durante il periodo bellico, terrà un'assidua corrispondenza con il Direttore Valzelli fino a quando verrà disperso nel dicembre del 1942 sul fronte russo.
82. Cartolina raffigurante il Duomo di Monza del 19 /09/1941.
IN GUERRA
Fronte: Greco-Albanese
Occupazione: Universitario Volontario
Divisione: 24° Battaglione d'assalto - Compagnia Comando
105a. Fotografia di Santini Renato.
Nel marzo del 1941 Santini arrivò al fronte albanese. Il mese successivo scrisse:
"sono contento perché prenderò parte effettiva alla grande battaglia che spezzerà le reni alla Grecia. Sono fiero di avere avuto la forza di lasciare il buon riscaldamento, la generosa mensa, il pingue stipendio, la mia università, la vecchia madre, l'infermo padre, la fidanzata (..) servire in armi è un dovere: chi si ritira è un vigliacco".
Il 9 maggio 1941 scriveva "dalla Grecia conquistata" per fare gli auguri pasquali, esaltato per le vittorie dell'esercito italiano.
Nella lettera si dice sicuro che il suo reparto non resterà a lungo a presidiare il territorio, poiché il compito dei corpi speciali è quello "di rottura e di assalto". Ipotizza, quindi, il ritorno in patria o l'invio su nuovi fronti in terra d’Asia o d’Africa. Pur considerando più probabile la prima ipotesi, in ogni caso si dichiara pronto ad ogni evento e a qualsiasi sacrificio per l’Italia imperiale.
​83. Cartolina postale inviata all'Orfanotrofio Maschile il 9 maggio 1941 ​​
84. Cartolina illustrata inviata dall'isola Samo il 6 settembre 1941
Qualche mese dopo, alla fine di novembre, Santini inviò una lettera di ringraziamenti al Direttore per la corrispondenza intrattenuta. Con orgoglio informò di portare la divisa grigio verde da quasi un anno, anche se al Direttore, eroico volontario combattente del ’15, "è superfluo spiegare quale profonda gioia si prova a servire la Patria". L’unica aspirazione di Santini era poter tornare al fronte.
​83. Cartolina postale inviata all'Orfanotrofio Maschile il 9 maggio 1941 ​​
85. Cartolina di propaganda militare inviata da Santini dall'Ungheria del 28 ottobre 1942.
Fronte: Russo
Occupazione: Caposquadra
Divisione: Gruppo CC. NN. Tagliamento - 63° Battaglione Autocarrato - 3° Compagnia
L'Orfanotrofio cercherà periodicamente di informarsi sulle sorti dell'ex-istitutore anche negli anni avvenire. Nel giugno del 1943, la madre diede notizia che suo figlio era considerato disperso dal combattimento del 12 dicembre 1942.
A inizio settembre, esaltando gli atti di eroismo delle Camicie Nere, annunciava di essere stato personalmente proposto per la medaglia di bronzo. Dava anche notizia di essere diventato orfano: il padre era deceduto. Santini si congedava con la promessa di rientrare in Italia non appena possibile e con la speranza che le suore e il personale dell'Istituto pregassero per il padre e per lui perché trovasse la "forza di compiere il suo dovere".
In, una lettera scritta da Mantova il 30 marzo 1942 , l'ex-istitutore informava di essere uno dei "felici prescelti" in procinto di partire per la Russia "in seno all’eroico esercito tedesco", per prendere parte diretta alla guerra antibolscevica. Era stato infatti arruolato nella prima legione delle Camicie Nere destinata al fronte russo.
Nel mese di giugno dello stesso anno, Santini riportava di essere stato promosso a caporale e di aver ricevuto il fregio del "Nodo di Savoia" e delle sigle di volontario universitario. In una seconda lettera di fine mese raccontava invece di aver rifiutato la proposta di 6 mesi di convalescenza proposta dalla sanità militare. Ridotti a 3 mesi su sua insistenza, aveva comunque deciso di lasciare l'ospedale per tornare sul terreno di battaglia al fronte russo, nonostante la salute incerta.
86. Cartolina postale del 16 settembre 1942
A fine settembre Santini scriveva da Pistoia, esprimendo nuovamente dolore per la morte del padre che non aveva potuto sapere degli avanzamenti di carriera del figlio.
L'ultima cartolina conservata data 28 ottobre 1942 e venne inviata dall'Ungheria con gli auguri e la certezza di una pronta vittoria.
Non si ebbero più notizie di Santini dopo l'inverno del 1942.
86. Cartolina postale del 16 settembre 1942