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La RICERCA in ARCHIVIO

COME NASCE LA MOSTRA "LETTERE DAL FRONTE"?

La mostra "Lettere dal Fronte" è il risultato di una ricerca negli archivi storici del Museo Martinitt e Stelline di Milano. L’idea nasce dall'analisi di una serie di lettere spedite dagli ex orfani dell'istituto maschile, impegnati sui fronti della Seconda Guerra Mondiale, all'allora direttore dell'orfanotrofio Alberto Valzelli e il progetto, per raggiungere un numero ampio di fruitori, si è indirizzato alla realizzazione una esposizione virtuale.

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La mostra intende raccontare non solo le vicende degli ex Martinitt disseminati per i fronti in Europa e altrove, ma anche la realtà di una Milano segnata dal conflitto bellico.

Fasi di studio

 

Nell'aprile del 2020 vengono prese in esame le due cartelle d'archivio contenenti 517 buste da lettere, ordinate in successione alfabetica con i nomi degli ex Martinitt; all'interno la corrispondenza (lettere, cartoline, biglietti postali, fotografie) spedita dagli ex allievi all'istituto durante la seconda guerra mondiale.

1. Busta con corrispondenza di  Baccalini Alfredo.

Il primo intervento finalizzato all'analisi dei contenuti ha comportato una schedatura dei nominativi degli ex Martinitt e degli estremi cronologici dei documenti contenuti in ogni busta e successivamente l'inventariazione della serie intera, per un totale di quasi 2000 lettere e 517 corrispondenti.

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La maggioranza della corrispondenza è composta da lettere, cartoline e fotografie, e si colloca nello specifico periodo che va dal 1939 al luglio del 1943. 

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Nella gran parte dei casi il destinatario è il direttore dell'Orfanotrofio Maschile, Alberto Valzelli, il quale ricopre tale carica dal 1919 all'aprile del 1947. I mittenti sono gli ex Martinitt e i loro familiari, oppure i dipendenti dell'istituto richiamati al fronte.

2. Cartolina precompilata inviata dal direttore per avere informazioni sull' ex Martinin Azzolini Angelo

Sembra che tale scambio epistolare abbia origine da un'iniziativa del direttore, il quale inviò presso le abitazioni degli ex alunni delle cartoline con le quali chiese informazioni sugli ex allievi; di tali cartoline, infatti, nelle buste nominali degli ex allievi sono stati trovati diversi esempi.

Da questo primo contatto nascono gli scambi successivi.

 

A volte la corrispondenza si esaurisce in un paio di lettere di convenevoli, in altri casi le comunicazioni sono molto più numerose e descrivono in modo efficace la vita degli ex orfani impegnati nella guerra fascista.

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Le lettere venivano lette con attenzione dalla Direzione, come testimoniano le numerosissime sottolineature e le note a margine, e in alcuni casi erano considerate tanto interessanti da essere lette agli orfani allora ospitati nell'istituto, anche questo dimostrato da appunti riportati sulla corrispondenza stessa.

La maggioranza degli scambi si interrompe in genere prima della caduta del governo Mussolini e solamente 10 scambi di lettere continuano anche dopo il 25 luglio 1943.

La mostra intende rendere fruibile al pubblico il contenuto di queste particolari  corrispondenze, cercando di contestualizzare il periodo storico particolare attraverso le parole degli ex Martinitt e cercando di presentare questi giovani soldati, come siano stati educati durante la loro permanenza in orfanotrofio e quale fosse rimasto il loro rapporto con l'istituto e con il direttore.

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3. Busta contenente la corrispondenza  dell'ex Martinin Castelli Angelo con appunti del direttore. 

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