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RUSSI GIORDANO

ALL'ORFANOTROFIO

Nato a Milano il 2/01/1921
Ammissione:  29/9/1927 
Dimissione: 20/03/1937
Scuola: 5° classe elementare,  3° corso della scuola di avviamento professionale
Condotta: ottima
Lavoro: Elettromeccanico

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104a. Fotografia di Russi Giordano insieme ad un altro orfano.

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74. Rapporto del Consiglio degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio riguardo l'orfano Russi Giordano.

Orfano del padre Dante, Giordano veniva da una famiglia numerosa composta dalla madre, Sardi Rosa, e da 5 fratelli: Bruna, Walter, Virginia, Lucia e Giuseppe.

Al momento dell'ammissione di Giordano, la sorella maggiore di anni 20, Bruna, risultava "ricoverata in seguito a cattiva condotta nella Casa di Correzione di Nazaret". 

Sul documento del maggio del 1927 che raccoglieva le informazioni utili all'ammissione di Giordano, veniva segnalato lo stato di miseria in cui versa la famiglia. I cinque bambini e la madre, infatti, abitavano "in un unico locale dell'ex refettorio di Via Parini, locale arredato con due letti ed una branda, pochissima biancheria, e alcune sedie vecchie e sgangherate. Affitto lire cento trimestrali fin qui pagate da una benefica signora." Inoltre, la famiglia sopravviveva grazie agli aiuti della Congregazione di Carità e delle dame di s. Vincenzo.

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Il rapporto si concludeva con un'osservazione: "La sua domanda merita accoglimento con precedenza sulle altre richieste".

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74. Rapporto del Consiglio degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio riguardo l'orfano Russi Giordano

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Giordano venne così ammesso all'Orfanotrofio nel settembre del 1927, all'età di 6 anni.

Durante il suo periodo all'Istituto mantenne un'ottima condotta e venne segnalata la sua propensione alla musica.

Al momento delle sue dimissioni, all'età di 17 anni, era impiegato come elettromeccanico presso la ditta S.A.F.N.A.T. in via Donatello 5.

75. Dati dell'orfano Russi Giordano

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IN GUERRA

Fronte: Italiano - Lecce
Occupazione: Caporale - Telegrafista

Divisione: 9° Reggimento Genio - 3° Compagnia Telegrafisti

76. Cartolina postale per le forze armate del 20/12/1942

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Nell'aprile del 1942, Russi scrisse una lunga lettera al Direttore informandolo di essere stato spedito al 9° Reggimento Genio di Trani, distaccato a Pescara. Ritenendosi abbastanza soddisfatto della sua occupazione di fototelegrafista la descriveva con queste parole:

"[..] cioè imparo a trasmettere ed a ricevere mediante segnali luminosi e cioè col sole e se in mancanza di questo, con la lampada elettrica, basandomi sempre sull'alfabeto morse".

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77. Lettera del 7/04/1942

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A seguito dello scioglimento del suo battaglione, come notificava in una cartolina del 2 maggio 1942, Russi venne trasferito a S. Valentino in provincia di Pescara per circa due mesi finché, nel mese di luglio, fu destinato alla costruzione di linee telefoniche permanenti in provincia di Lecce. Dalla sua nuova sede nel paese di Campo d'Anna vicino a Tricase (LE) diede notizie delle scomodità dovute alla mancanza di acqua e di alloggi adeguati, infatti raccontava:

"[..] siamo ancora costretti a dormire col pagliericcio per terra per mancanza di brande".

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78. Cartolina postale del 24/05/1942

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79. Cartolina di propaganda del 4/12/1942

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80. Cartolina di propaganda "Per la patria di rinunzia al superfluo" del 9 /10/1942.

81. Cartolina "La Canzone del Duca di Ferro" del 20/05/1943

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All'inizio di marzo del 1943, Russi informava che, benché si trovasse ancora a Tricase, il battaglione  di cui faceva parte era stato mobilitato e prometteva di dare future nuove.

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La corrispondenza si concluse con una cartolina di auguri da Tricase nel maggio del 1943. Sulla cartolina è raffigurato Amedeo di Savoia Duca D'Aosta e riporta i versi de "La canzone del duca di ferro".

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