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MORANDI SERGIO

ALL'ORFANOTROFIO

Nato a Milano il 13/02/1918

Ammissione:  : 8/07/26 
Dimissione: 9/02/35 
Scuola: 5° classe elementare, 1 corso disegno ornamentale, 2 corsi disegno macchine, 3° classe scuola umanitaria sezione meccanico-tornitore

Condotta: Ottima

Lavoro: Meccanico

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102a. Fotografia di Morandi Sergio.

Sergio nasce a Milano il 13 febbraio del 1918.

E’ figlio di Socrate Morandi, scomparso nel 1919, e di Ida Armeni, è figlio unico.

Viene ammesso all’orfanotrofio l’8 luglio 1926, anche grazie all’intercessione della famiglia Sigurtà, presso la quale la madre lavorava come domestica.

All’interno dell’istituto il giovane mantiene una condotta ottima, ottiene il diploma di quinta elementare, segue tre corsi di disegno, per poi specializzarsi come meccanico tornitore presso la Scuola professionale umanitaria.

Ancora allievo dell’istituto Morandi trova impiego prima presso la S. A. G. B.  Isar, e successivamente presso la Ditta Tagliobene in qualità di meccanico tornitore.

62. Biglietto a Giuseppe Sigurtà

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63. Informazioni sulle condizioni di Morandi Sergio.

61. Attestato di termine degli studi di Morandi Sergio.

IN GUERRA

Fronte: Roma

Compito: Soldato semplice

Divisione: Reparto autonomo G. Medici

La corrispondenza tra l’ex Martinin e il direttore comincia ben prima dell’entrata dell’Italia in guerra, nel 1938. Sergio si trova a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, ed informa Valzelli di aver ottenuto una borsa di studio di 3600 lire assegnata dalla società Montecatini ad alcuni studenti delle Scuole Superiori di Mineraria. L’alunno spiega come il merito di questa vittoria sia, in primo luogo, degli insegnamenti ricevuti presso l’orfanotrofio dei Martinitt, e decide quindi di istituire un premio di 100 lire da assegnare all’orfano frequentante la scuola professionale che abbia ottenuto in media i voti più alti nelle materie scolastiche.

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64. Lettera al direttore del 20/03/38

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Successivamente lo scambio epistolare riprende solo nel ’41, quando Sergio si trova a Roma, arruolato nel reparto autonomo G. Medici, dove lavora in ufficio e contemporaneamente studia per gli esami.

L’ultima lettera risale all’8 maggio del 1943; questa non è indirizzata al direttore ma a Balbusso, capo istitutore dei Martinitt. L’ex alunno chiede il certificato di cresima necessario per potersi sposare.

64. Lettera al direttore del 20/03/38

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