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FRONTE RUSSO

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La campagna russa, che vide le forze dell’Asse combattere contro l’Armata Rossa dell’URSS, è uno dei teatri bellici più importanti della Seconda Guerra mondiale.

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Il 22 giugno del 1941 la Wehrmacht oltrepassa il confine russo dando il via ad un’efficace offensiva che la porta velocemente a penetrare in territorio nemico. Il 19 settembre cade la città di Kiev, seguita da Odessa e Rostov: le truppe italo-tedesche avanzano a grandi passi verso Mosca. Nella zona più a sud i nazisti riescono ad invadere la Crimea, prendendo possesso dell’intera penisola.

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Mosca

Kiev

Rostov

Benito Mussolini e Adolf Hitler in testa ad un'autocolonna militare Ucraina nell'agosto 19

Esercito italo-tedesco

Armata Rossa

Accanto alle truppe tedesche combatte il Corpo di Spedizione italiano in Russia (CSIR) e alcune divisioni alpine, inviate da Mussolini a luglio, a cui si aggiungono nel ’42 altri due corpi d’armata.

32a. Mussolini ed Hitler in testa ad un'autocolonna militare Ucraina nell'agosto 1941.

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Con l’avanzare del tempo le condizioni climatiche si fanno più dure e l’offensiva tedesca rallenta, permettendo ai Russi di riorganizzarsi e preparare il contrattacco.

Azioni di pattuglia su un fiume gelato in avvicinamento alla zona industriale di Orlowka n

33a. Azioni di pattuglia nella zona industriale di Orlowka nell'autunno-inverno 1941.

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Ex-Martinitt sul fronte russo:

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