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VILLA GIUSEPPE

ALL'ORFANOTROFIO

108a. Fotografia di Villa Giuseppe.

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Nato a Milano il 12/01/1921
Ammissione:  25/9/1930 
Dimissione: 19/10/1935
Scuola: 5° classe elementare,  2° corso della scuola di avviamento professionale, 1° corso di disegno ornamentale, Banda: Genis
Condotta: Ottima
Lavoro: Meccanico

Giuseppe, nato a Milano nel gennaio del 1921, è orfano di padre e prima di essere accolto all'Orfanotrofio viveva con la balia a Misano di Caravaggio

La madre, Maria Valeria, lavorava come cameriera in una trattoria a Milano. A causa di alcuni casi di tubercolosi verificatosi presso la famiglia della balia ed essendo impossibilitata la madre a tenere con sé il figlio, venne sollecitata la richiesta di ammissione di Giuseppe.

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98. La tessera Balilla di Villa Giuseppe

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Giuseppe trascorrerà 5 anni presso l'Orfanotrofio Maschile ottenendo il diploma di quinta elementare e frequentando un corso di disegno ornamentale. Farà anche parte della banda dell'Istituto al genis, il flicorno contralto.

Sarà la stessa madre il 30 settembre del 1935 ad inoltrare un richiesta di dimissione anticipata del figlio. Lo zio Carlo Villa, infatti, aveva espresso il desiderio di prendere il nipote alle proprie dipendenze presso la sua officina in via Sciesa. A seguito della richiesta, Giuseppe venne dimesso nell'ottobre del 1935 all'età di 14 anni.

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99. Lettera del 30/09/1935 della madre Maria Valeria che chiede le dimissioni anticipate del figlio.

IN GUERRA

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Fronte: Africa Settentrionale
Occupazione: Carrista

Divisione: 12° battaglione - Compagnia Comando

100. Cartolina con riferimento a Roberto Cozzi, famosissimo ex Martinitt morto nel corso della Prima Guerra Mondiale. 

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Nella corrispondenza tra Villa e il Valzelli, l'ex Martinin non menziona mai esplicitamente il luogo da cui scrive. Sarà la madre con una lettera del 23 marzo 1941 a segnalare al Direttore l'indirizzo del figlio arruolato come carrista nel 12° battaglione.

Nella prima lettera del 4 aprile 1941 scritta dall'ex Martinin e indirizzata al Direttore, Giuseppe esprimeva il suo forte desiderio di arruolarsi volontariamente nel corpo paracadutisti affermando che "la patria in questi momenti ne ha molto bisogno".

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101. Lettera del 4/04/1941

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In una lettera scritta nel maggio dell'anno successivo, il tono dell'orfano sembra essere cambiato: all'esaltazione per la guerra e allo spirito patriottico si sostituisce la richiesta di una raccomandazione da parte dell'Orfanotrofio per farlo lavorare in una delle ditte ausiliarie. Segnala infatti la possibilità per gli arruolati che lavoravano in ditte ausiliarie – fornitrici di materiale bellico – di ottenere una licenza prorogabile di due mesi su richiesta del datore di lavoro.

Egli era dipendente, con la mansione di tornitore, di una ditta meccanica, ma crede che il suo titolare non potrà favorirlo poiché l’officina non lavorava per l’esercito. Sollecita pertanto il Direttore affinché si impegni a fare inoltrare al Ministero della Guerra una domanda in suo favore da parte di uno Stabilimento Ausiliario come per esempio l'“Alfa Romeo”, “ Isotta Fraschini “ od altri. 

102. Lettera del 18/05/1942

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103. Cartolina mai spedita in risposta alla lettera di Villa del 18/05/1942

La risposta, mai spedita, alla lettera del 18 maggio 1942 viene scritta dal dottor Ceroni che sottolineava il cambiamento di atteggiamento da parte dell'ex allievo. Declinava la richiesta di Villa, perché ritenuta disonorevole, anche in considerazione del fatto che il suo direttore, pur avendo diritto all’esonero, "ha fatto tutta l'altra Guerra e non mai da imboscato". 

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Dall'ultima cartolina postale datata 24 giugno 1943, si apprende che Giuseppe serve sempre nel 12° battaglione carristi ed ha ottenuto il grado di Caporal Maggiore

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