CIPRIANI MARIO
Nato a Milano il 23/10/1919
Ammissione: 26/9/1929
Dimissione: 15/02/36
Scuola: 5° classe elementare, 1° classe disegno ornamentale, 2° classe della scuola del libro
Condotta: ottima
Lavoro: fattorino-impiegato
97a. Fotografia di Cipriani Mario.
Mario nasce a Milano il 23 ottobre 1929.
E' figlio di Silvio Cipriani, morto nel 1928, e di Elena Rossi; ha due fratelli e una sorella.
Fin dalle prime settimane all'interno dell'istituto il Martinin riceve svariati elogi per la propria condotta ed il comportamento esemplare. Nei sei anni di permanenza all'interno dell'istituto completa la propria formazione elementare, segue il primo anno di disegno ornamentale, e frequenta per due anni la scuola del libro.
A partire dal 1935 inizia a lavorare, prima come apprendista tipografo, successivamente come apprendista orefice, ed infine come impiegato presso la ditta V.A.R, dove verrà assunto una volta completata la formazione.
46. Certificato di termine degli studi.
45. Stato disciplinare di Cipriani Mario
IN GUERRA
Fronte: Fronte greco-albanese
Compito: Dattilografo
Divisione: 26° Reggimento autieri
47. Telegramma del direttore a Cipriani,
Mario Cipriani si arruola nel 1940 e diventa dattilografo del Comando del 26° Reggimento autieri, stanziato in Albania.
La mansione ricoperta, al riparo dai pericoli delle zone di guerra, gli da modo di occuparsi di progetti personali: nel luglio del '42 scrive al direttore chiedendo una copia delle farse che egli stesso aveva composto in orfanotrofio, in modo da metterle in scena per allietare i soldati.
I favori richiesti dal giovane soldato non sono finiti, infatti Mario chiederà a Valzelli di essere iscritto all'esame di maturità, in modo da poter intraprendere gli studi accademici ed entrare nell'accademia di Brera; la richiesta dell'ex Martinin verrà esaudita, infatti gli arriverà notizia dell'avvenuta iscrizione solamente 6 giorni prima della data dell'esame, il 4 giugno del 1943.
48. Lettera del 12/7/42
49. Cartolina con donna in costume tradizionale albanese
50. Cartolina con donne in costume tradizionale albanese
La corrispondenza di Cipriani contiene degli elementi che ci danno informazioni storiche aggiuntive: da un lato le cartoline inviate dall'ex studente ritraggono alcune donne di Tirana vestite con abiti tradizionali, fornendoci quindi diversi spunti riguardo alla cultura albanese dell'epoca, in secondo luogo all'interno di una delle lettere Mario racconta di come i suoi familiari siano sfollati in seguito ai bombardamenti nemici.