top of page

BENTIVOGLIO IVANOE

ALL'ORFANOTROFIO

86a. Fotografia di Bentivoglio Ivanoe.

0039_0_edited.png

Nato a Milano il 22/10/1919

Ammissione: 28/09/1929 
Dimissione:
13/04/1935 
Scuola: Diploma di 5° elementare, 3° corso meccanici, 1 corso di Disegno ornamentale
Condotta: Ottima
Lavoro: Meccanico

Ivanoe, orfano del padre Romeo, venne ammesso all’Orfanotrofio Maschile il 28 settembre del 1928 all’età di 9 anni.

​

Il fratello maggiore, Aldo, si trovava già all’Istituto da due anni quando la madre Anna Bressani scrisse al Direttore pregandolo di ricoverare anche Ivanoe. La madre confidava: “Ho una salute molto precaria, perciò non riesco a guadagnarmi il necessario per lui e per me.”

​

Ivanoe venne quindi accolto nell'Istituto dove diventò membro della celebre banda dei Martinitt alla cornetta, dal 1933 al 1935.

​

Sarà impiegato come meccanico presso la ditta Trafilerie e Laminatoi di Metallo in Via Sile 8, Milano.

18. Lettera del 13/04/1928 della madre Anna Bressani all'Orfanotrofio Maschile

0083_0.png
0085_0_edited.png

IN GUERRA

Fronte: Mediterraneo
Occupazione: Cannoniere

Divisione: Incrociatore Pola

0003_0.png

Sulla sinistra: Ivanoe Bentivoglio.
Sulla destra: Aldo, il fratello di Ivanoe.

0000_0.png

87a. Fotografie di Ivanoe e Aldo Bentivoglio

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Ivanoe era imbarcato sull'Incrociatore Pola come cannoniere, il marinaio addetto ai cannoni di bordo.

 

La prima cartolina postale conservata data 15 febbraio 1941, quando Ivanoe scrisse al capo istitutore Angelo Balbusso parlando di una “ripresa del servizio fiduciosa”: l’Incrociatore Pola era stato colpito da due bombe il 14 dicembre del 1940 mentre si trovava ancorato al porto di Napoli ed era rimasto in riparazione fino al febbraio del 1941.

0004_0.png
0005_0.png

19. Cartolina del 15/02/41

L’Incrociatore fu coinvolto nella battaglia di Capo Matapan il 29 marzo 1941, quando fu colpito da un siluro dell’aerosilurante britannico Fairey Swordish: durante la manovra di soccorso due incrociatori, Zara e Fiume, furono affondati. I superstiti dell’Incrociatore Pola furono fatti prigionieri dalla Marina britannica. 

88a. L'Incrociatore Pola

Pola_(incrociatore)_-_foto_ufficiale.jpg

Dopo la battaglia Ivanoe venne inizialmente dato per disperso, la madre ne dava notizia al direttore Valzelli con una lettera del 26 aprile 1941, esprimendo la volontà di ritrovarlo. Infatti scrisse: “sto facendo delle pratiche, a mezzo della Crocerossa nella speranza di rintracciarlo sano e salvo, altrimenti ne morirei di dolore.” 

Mancavano all’appello più di 2000 soldati dispersi durante la battaglia di Capo Matapan, come riportava anche l’aviere Arturo Gandini in una lettera del 27 aprile indirizzata ad Anna Bressani, in cui il militare cercava di confortare la vedova invitandola a non perdere la speranza.

​

Il 19 maggio finalmente, Anna scrisse una lettera dando notizie al Direttore circa la sorte dell’ex Martinin: il Vaticano l'aveva informata che il figlio si trovava prigioniero in Egitto. Sui documenti riguardanti Ivanoe viene riportata l'annotazione redivivo

20. Lettera del 19/05/1941 della madre Anna al Direttore

0022_0.png
0023_0.png

Il 22 settembre 1941, la madre Anna informò ancora una volta il Direttore Valzelli sulle condizioni del figlio che le aveva scritto due lettere dalla prigionia il 21 aprile e il 16 maggio rassicurandola sul suo stato di salute. 

 

Con un biglietto d'auguri per il Capodanno 1942-1943, Anna diede le ultime nuove dei due figli: Aldo e Ivanoe, ancora prigioniero, stavano bene.

0040_0.png
0041_0.png

21. Biglietto di auguri del Capodanno 1942/1943 della madre Anna al Direttore

bottom of page