top of page

MILANO e i BOMBARDAMENTI

I primi bombardamenti su Milano - 1940

Pochi giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia, iniziarono i primi bombardamenti da parte del Bomber Commander britannico. Gli aerei decollavano dalle basi situate nel sud dell’Inghilterra, attraversando la Francia occupata da Hitler e arrivando di notte in territorio italiano. Le incursioni notturne consentivano di eludere più facilmente la difesa contraerea, data la minor visibilità. I bombardieri bimotori Armstrong Witworth Whitley venivano quindi preceduti da un pathfinder che segnalava gli obiettivi tramite segnali luminosi. In questa prima fase, che durò fino all’ottobre del 1942, gli obiettivi principali degli attacchi aerei furono prevalentemente le grandi industrie per la produzione bellica.

Armstrong_Whitworth_Whitley_V_on_ground.jpg

50a. Armstrong Whitworth Whitley V, 1940 circa

La città di Milano, oltre ad essere un importante snodo ferroviario, divenne uno dei primi bersagli proprio per l'ingente presenza di diversi stabilimenti industriali come l’Ansaldo, le acciaierie Falk, la Bianchi, l’Alfa Romeo, le Officine Galileo, la Magneti Marelli, le officine Borletti, la Tecnomasio Italiana Brown Boveri, la Pirelli, la Isotta Fraschini, la Breda e la Caproni. 

Le prime incursioni sulla città avvennero già il 15 e 16 giugno 1940, senza tuttavia provocare gravi danni. 

La contraerea era affidata alla 5° legione della DICAT, la Milizia per la difesa antiaerea territoriale, che tuttavia mancava di personale qualificato e  di un armamentario inefficiente.

Soltanto due anni dopo, la FlaK tedesca affiancherà gli alleati italiani con parte del loro equipaggiamento nel tentativo di rendere la difesa contraerea più organizzata ed efficace.
Inoltre, la città si trovò del tutto impreparata ad affrontare i raid nemici: la maggior parte dei rifugi anti-aerei non erano a norma e anche negli anni successivi, mancando le risorse umane, tecniche e finanziarie per costruirne di nuovi, si preferì adattare gli edifici e rinforzare le cantine dei palazzi a questo scopo.

WhatsApp Image 2021-10-27 at 12.48.46.jpeg

Orfanotrofio Maschile, Via Pitteri 56, Lambrate

Zone bombardate

1943_Rifugio_antiaereo_02 (1).jpg

51a. l cantiere per la costruzione del rifugio antiaereo.

​

Dopo i primi bombardamenti di giugno, le incursioni proseguirono durante l’estate: l’attacco tra il 14 e il 15 agosto provocò 15 morti e 44 feriti mentre quello del 18 e 19 agosto colpì lo stabilimento Caproni, l'Idroscalo e lo stabilimento Innocenti di Lambrate che si trovava vicino alla sede dell'Orfanotrofio Maschile di via Pitteri causando lievi danneggiamenti.

Gli ultimi bombardamenti si ebbero nel mese di dicembre, quando cinque bombardieri tentarono di colpire lo stabilimento della Pirelli, lanciando poi alcuni volantini di propaganda contro la guerra.

In seguito per tutta la durate del 1941, gli inglesi concentrarono le loro forze su altri fronti, risparmiando temporaneamente la città.

bottom of page